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Ottobre 2023

UNI ISO 45001: La Guida definitiva alla Sicurezza sul Lavoro per gli imprenditori

Come la ISO 45001 diventa un vantaggio per l'imprenditoria

Hai mai sentito parlare della UNI ISO 45001? Questo standard internazionale è diventato il punto di riferimento per i Sistemi di Gestione della salute e sicurezza, soprattutto considerando le recenti Linee Guida INAIL su SGI-AE. In questo articolo, ti dirò cos’è la UNI ISO 45001 e quali sono le sue implicazioni per le organizzazioni a partire dall’11 settembre 2021.

UNI ISO 45001: La Norma per la Sicurezza sul Lavoro

La UNI ISO 45001:2018 è un’importante norma internazionale che stabilisce i requisiti per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SSL). Questa norma fornisce una guida per implementare un sistema di gestione efficace che garantisca luoghi di lavoro sicuri e salubri, prevenendo lesioni e malattie legate al lavoro e migliorando le prestazioni relative alla SSL. Il sistema di gestione previsto dalla UNI ISO 45001 si basa sul concetto di Plan-Do-Check-Act (PDCA).

Quando è entrata in vigore la UNI ISO 45001?

La UNI ISO 45001 è formalmente entrata in vigore il 12 marzo 2018, e il suo testo completo è disponibile sul sito dell’UNI. Inizialmente, l’11 marzo 2021 era la data di scadenza per la migrazione dei sistemi di gestione dalla certificazione OHSAS 18001 alla ISO 45001. Tuttavia, questa data è stata successivamente spostata all’11 settembre 2021 dall’International Accreditation Forum.

A Chi si Applica la UNI ISO 45001?

La UNI ISO 45001 è applicabile a qualsiasi organizzazione (soprattutto alle categorie della ristorazione), indipendentemente dalle dimensioni, dal tipo di attività e dalla natura dell’organizzazione stessa. È una strada destinata a chiunque desideri stabilire, implementare e mantenere un sistema di gestione per migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, eliminare i pericoli, minimizzare i rischi per la SSL(Sicurezza sul lavoro) e cogliere le opportunità per la SSL. Questo standard include un’appendice nazionale che specifica come i requisiti della norma debbano essere applicati in conformità con la legislazione nazionale vigente.

La UNI ISO 45001 è Obbligatoria?

La UNI ISO 45001 non è un requisito obbligatorio, ma rappresenta un’opportunità per le organizzazioni di migliorare la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro. I datori di lavoro sono tenuti a rispettare i requisiti legali relativi alla salute e alla sicurezza sul lavoro, ma l’adozione di un Sistema di Gestione per la Sicurezza sul Lavoro (SGSL) è un passo volontario ma fondamentale per migliorare le prestazioni e garantire un ambiente di lavoro sicuro e acquisire die vantaggi fiscali e riduzione dei costi non indifferente nel nostro paese.

Certificazione UNI ISO 45001: I Vantaggi

La certificazione UNI ISO 45001 offre una serie di vantaggi significativi per le organizzazioni. Secondo uno studio condotto da Accredia, in collaborazione con INAIL e Aicq all’interno dell’Osservatorio Accredia “La sicurezza sui luoghi di lavoro e la certificazione,” questi vantaggi includono:

  • Riconoscimento internazionale per la gestione e la tutela della sicurezza e salute sul lavoro (SSL).
  • Competitività aziendale, con vantaggi in termini di riduzione dei costi sociali e miglioramenti per la collettività.
  • Affidabilità e autorevolezza nei confronti delle parti interessate.
  • Riduzione dei costi, miglioramento delle prestazioni in sicurezza e dell’immagine aziendale.
  • Possibilità di ottenere sconti su premi assicurativi e polizze.
 

Differenze tra OHSAS 18001 e ISO 45001

Rispetto alla vecchia OHSAS 18001, la UNI ISO 45001 disciplina i requisiti per semplificare la gestione aziendale e può anche esonerare dalla responsabilità prevista dal decreto legislativo 231/2001.

Innovazioni della UNI ISO 45001

La UNI ISO 45001 ha introdotto alcune importanti innovazioni rispetto alla OHSAS 18001, tra cui:

Risk Management ISO 45001

L’adozione dell’approccio basato sul risk management, noto come “Risk Based Thinking,” nella strategia aziendale. Questo approccio garantisce l’identificazione dei fattori di rischio e opportunità con strumenti pratici, immediati e permanenti, per massimizzare le opportunità e ridurre gli effetti critici.

Leadership ISO 45001

L’importanza dell’alta direzione nel fornire un forte impegno per il sistema di gestione. Questo include lo sviluppo di una leadership efficace e la promozione della partecipazione dei lavoratori, motivando, coinvolgendo e rendendo proattivi i dipendenti.

Consultazione e Partecipazione dei Lavoratori ISO 45001

L’attiva partecipazione dei lavoratori e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) è fondamentale per identificare i rischi e gestire la salute e sicurezza aziendale. La consultazione e la partecipazione dei lavoratori a tutti i livelli dell’organizzazione diventano centrali.

Outsourcing ISO 45001

Gli acquisti e gli appalti vengono regolamentati in dettaglio, distinguendo tra fornitori di beni e servizi. Questo è particolarmente importante in relazione agli appaltatori, dove spesso si verificano infortuni.

In conclusione, la UNI ISO 45001 rappresenta un importante passo avanti nel miglioramento della gestione della salute e sicurezza della tua impresa.

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Alla prossima…

Fabio

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Scopri il Corso di Formazione per Addetti Antincendio Livello 2: La Chiave per una Sicurezza Inarrestabile

Assistenza alle imprese igiene e sicurezza sul lavoro

Bene è ciò che ha fatto uno dei nostri clienti:

LOGISTIC EAGLE SRL (Gruppo SDA)

VIA SARAGAT – Z.I. DI PILE

67100 L’AQUILA

 

Azienda di Poste Italiane in forte crescita, ha riscontrato la necessità di formare il proprio personale per controllare il rischio incendio di livello due.

La sicurezza sul luogo di lavoro è una priorità assoluta, e per garantirla, il datore di lavoro e i dirigenti hanno un compito fondamentale. Devono designare con attenzione i lavoratori incaricati di implementare misure cruciali di prevenzione incendi, lotta antincendio, evacuazione in caso di pericolo imminente, salvataggio, primo soccorso e gestione delle emergenze. Questa responsabilità è imprescindibile per assicurare il benessere dei dipendenti e dei clienti.

Ma cosa accade se lavori in aziende classificate come attività di Livello 2? Qui entra in gioco il Corso di Formazione per Addetti Antincendio Livello 2. Questo corso è progettato appositamente per coloro che operano in contesti di questo tipo e che sono incaricati di implementare misure cruciali di prevenzione incendi, lotta antincendio, gestione delle emergenze e evacuazione dei lavoratori e dei clienti in situazioni di pericolo grave e immediato.

Attività di Livello 2 – Ci sono diverse attività che rientrano in questa categoria:

  1. a) I luoghi di lavoro elencati nell’allegato I al Decreto del Presidente della Repubblica datato 1° agosto 2011, n. 151, escludendo le attività di Livello 3.
  2. b) Cantieri temporanei e mobili in cui sono presenti sostanze infiammabili e vengono utilizzate fiamme libere, ad eccezione di quelli completamente all’aperto.

Quindi, qual è il metodo migliore per formarsi? La buona notizia è che hai diverse opzioni. I corsi di formazione e aggiornamento antincendio possono essere erogati in due modi principali:

  1. Modalità Aula: Questa è l’opzione tradizionale. Partecipi a una classe con istruttori esperti che ti guideranno attraverso il materiale teorico. Questa modalità è ideale per imparare le basi e comprendere le teorie di base.
  2. Modalità Videoconferenza: Se preferisci imparare da remoto, la parte teorica del corso può essere seguita tramite videoconferenza. Questa opzione offre flessibilità e ti consente di adattare il tuo apprendimento al tuo programma.

Tuttavia, è essenziale notare che la parte pratica delle esercitazioni deve essere svolta in presenza, in conformità con le disposizioni del D.M. datato 2 settembre 2021. Questo aspetto è fondamentale per acquisire le competenze pratiche necessarie per affrontare situazioni di emergenza in modo sicuro ed efficace.

In definitiva, il Corso di Formazione per Addetti Antincendio Livello 2 è un passo significativo verso una maggiore sicurezza sul posto di lavoro. La tua preparazione e la tua formazione sono cruciali per garantire che tu e i tuoi colleghi sappiate come reagire in situazioni di pericolo. Scegli la modalità di apprendimento che meglio si adatta alle tue esigenze e investi nella tua sicurezza e nella sicurezza degli altri.

 

Dopo il corso siamo felici di mettere in evidenza la testimonianza rilasciataci su Google sotto il profilo del sottoscritto Dott. Fabio Di Bartolomeo

Recensione Poste Italiane

Per sapere come fare contattaci su: [email protected]

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Le Novità che Rivoluzioneranno la Sicurezza sul Lavoro: Decreti e Sospensioni

Un'altro giro di vite per le piccole e medie imprese

Da oggi, le sanzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro hanno un nuovo volto. Il Decreto Ministeriale 111/2023 ha introdotto importanti cambiamenti, aumentando del 15,9% gli importi delle sanzioni e delle ammende. Questa mossa, che si è resa necessaria per adeguare gli importi all’inflazione e per includere gli aumenti avvenuti dal 2019 al 2023, è entrata in vigore il 1 luglio 2023.

Ma cosa significa tutto questo per te e la tua azienda? In questo articolo, ti illustrerò le ultime modifiche apportate dal decreto Fisco Lavoro n. 146/2021, convertito in legge 215/2021, e ti fornirò una tabella delle nuove violazioni e sanzioni. È fondamentale rimanere informati su questi cambiamenti, poiché la sicurezza sul posto di lavoro è una priorità per tutti. Scopri cosa devi sapere e come questi aumenti influenzeranno il mondo del lavoro.

Dal 1 luglio 2023, il Decreto Ministeriale 111/2023 del Ministero del Lavoro ha portato importanti novità: un aumento del 15,9% negli importi delle sanzioni e ammende per le violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo adeguamento, sancito anche per coprire gli aumenti accaduti dal 2019 al 2023, è ora una realtà che riguarda tutti.

Ecco cosa devi sapere: questi cambiamenti non sono solo una formalità burocratica, ma influenzeranno direttamente la tua azienda e i tuoi collaboratori.

“Le Novità che Rivoluzioneranno la Sicurezza sul Lavoro: Decreti e Sospensioni”

Nessun compromesso quando si tratta di sicurezza sul lavoro! La legge 215/2021 ha messo in atto misure rigorose per le aziende che trascurano le regole contenute nel Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008). Siamo di fronte a un cambiamento epocale.

Ecco cosa devi sapere: le regole sono più ferree che mai e il controllo è più severo. Il decreto introduce importanti novità nel sistema sanzionatorio:

·        Sospensione Semplice: Le violazioni gravi comporteranno la sospensione dell’attività d’impresa, già dal primo verbale. Basta con le recidive!

·        Lavoratori Irregolari: La percentuale di lavoratori irregolari sul luogo di lavoro è stata ridotta dal 20 al 10%. Oltre questo limite, scatterà la temporanea cessazione dell’attività, senza bisogno di instaurare preventivamente i rapporti di lavoro.

·        Comunicazione Preventiva: I lavoratori autonomi occasionali rientrano nella conta dei lavoratori irregolari, e ora richiedono una comunicazione preventiva all’ispettorato territoriale.

·        Divieto d’Appalto: Durante il periodo di sospensione, alle aziende potrebbe essere vietato contrattare con la pubblica amministrazione e le stazioni appaltanti.

·        Sanzioni Severissime: I provvedimenti di sospensione vengono adottati senza indugio dall’Ispettorato nazionale del lavoro. E il datore di lavoro che non rispetta queste decisioni sarà punito severamente.

·        Retribuzione Garantita: Durante la sospensione, il datore di lavoro è obbligato a erogare la retribuzione e a versare i contributi previdenziali per i lavoratori coinvolti.

Questi cambiamenti sono progettati per mantenere il luogo di lavoro sicuro e per garantire che tutti rispettino le regole. La sicurezza sul lavoro è una priorità, e questi decreti stanno facendo un passo avanti importante per garantirla.

Sanzioni amministrative

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Perchè formare il Preposto all’interno della tua impresa

Ricordo agli imprenditori del Food and Beverage, che tentano in tutti i modi di aggirare le normative e gli obblighi di legge che si interpongono tra loro e il successo.

In base alle recenti modifiche apportate al Testo Unico sulla salute e sicurezza
sul lavoro dalla conversione in legge (n. 215/2021) del DL 146/2021.

Il legislatore in merito a quanto pervenuto dagli ultimi dati pervenuti inerenti
gli infortuni sul lavoro, ha ridefinito in modo importante nomina, ruolo e
obblighi del preposto.

Ma chi è il preposto?

1.     In base alle nuove norme, il datore di lavoro è obbligato a nominare un preposto alla sicurezza sul lavoro. In precedenza, questa nomina era spesso consigliata per imprese di medio-grandi dimensioni, ma ora è diventata un obbligo penalmente sanzionato.

2.     Ruolo del preposto: Il preposto ha il compito di sovrintendere e vigilare sull’osservanza da parte dei lavoratori dei loro obblighi di legge in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nonché delle disposizioni aziendali in questo settore. Deve anche verificare che solo i lavoratori adeguatamente istruiti abbiano accesso alle zone a rischio grave e specifico.

3.     Obblighi del preposto: Il preposto ha diversi obblighi, tra cui vigilare sul rispetto delle misure di sicurezza e protezione, informare i superiori in caso di inosservanza persistente, istruire i lavoratori sui pericoli, e segnalare deficienze nei mezzi e nelle attrezzature di lavoro.

4.     Sanzioni per il prepostoIl preposto è soggetto a sanzioni in caso di violazione dei propri obblighi.

5.     Emolumento del preposto: La norma prevede che l’emolumento spettante al preposto possa essere stabilito attraverso i contratti collettivi di lavoro.

6.     Ampliamento del ruolo del preposto: Il preposto assume un ruolo più centrale anche nelle situazioni di insicurezza legate al comportamento dei lavoratori e alla sicurezza dei mezzi e delle attrezzature di lavoro.

7.     Formazione del preposto: Il preposto deve seguire corsi di formazione specifici sulla salute e sicurezza sul lavoro, con una durata variabile a seconda del rischio associato all’attività dell’azienda.

Se prima era in genere consigliato per imprese medio-grandi nominare uno o più preposti, per strutturare in modo gerarchico l’organizzazione e garantire un maggiore controllo per l’attuazione delle direttive aziendali, anche in materia di sicurezza, oggi formalizzarne la nomina, anche a livello contrattuale, è divenuto un obbligo penalmente sanzionato.

 

Infatti quanto appena detto è previsto dall’articolo 19 del D.Lgs. n. 81/2008 relativo agli Obblighi del Preposto.

 

Quindi, caro imprenditore, per fartela breve sarebbe ora di dare un’occhiata ai due nuovi obblighi che sono sanzionati penalmente a titolo contravvenzionale con arresto fino a due mesi o ammenda da 491,40 a 1.474,21 euro [Art. 56, co. 1, lett. a)], oltre a costituire gravi violazioni disciplinari del contratto di lavoro.

 

Per cui se all’interno della tua azienda non hai il preposto, devi immediatamente mettere riparo, puoi mandare una mail qui per risolvere il problema:([email protected]).

 

Ti informo in anticipo che  Le modifiche del Decreto Legge n. 146/2021 hanno introdotto nell’articolo 37 sulla Formazione il nuovo comma 7-ter, ai sensi del quale per assicurare l’adeguatezza e la specificità della formazione, nonché l’aggiornamento periodico dei preposti ai sensi del comma 7, le relative attività formative devono essere svolte interamente con modalità in presenza e devono essere ripetute, con cadenza almeno biennale e comunque ogni qualvolta ciò sia reso necessario in ragione dell’evoluzione dei rischi o all’insorgenza di nuovi rischi.

La violazione di questo comma è punita, per il datore di lavoro e il dirigente, con l’arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.474,21 a 6.388,23 euro [Art. 55, co. 5, lett. c)].

Dunque, in relazione alla formazione in presenza e l’aggiornamento biennale della formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro dei preposti, si può riepilogare come segue:

  • La legge di conversione 215/2021 del DL 146/2021 è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 20/12/2021, ed è entrata in vigore il giorno dopo, 21/12/2021.
  • L’obbligo di formazione, penalmente sanzionato con arresto o ammenda dell’aggiornamento biennale, è stato introdotto da questa legge nell’art. 37 del D.Lgs 82/2008.
  • La Costituzione vieta la retroattività della legge penale. Per effetto di tale divieto, l’obbligo di formazione è dunque entrato in vigore il 21.12 2021 e non può avere effetto retroattivo.

Ora non devi vivere nel terrore e non è questa la mia intenzione, tuttavia ti sto informando delle novità emerse già da un po’ di tempo e il mio scopo a riguardo è quello di non danneggiare la tua economia.

 

Adesso, passiamo alla realtà e capiamo come rendere tangibile tutto questo.

 

Immagina che durante la tua attività arrivi un ispezione da parte dell’ispettorato del lavoro o delle ASL, cosa succede detto in breve:

 

  • Si comincia con l’ispezione visiva dell’ambiente di lavoro, ovviamente come sai non hanno una divisa ufficiale, entrano mascherandosi da clienti (inizialmente), si fanno un po’ il quadro della situazione, dopodichè fanno vedere il tesserino U.P.G. – Ufficiale Polizia Giudiziaria e si palesano davanti a te (Datore di lavoro).
  •          In base alle situazioni, si dirigono verso i dipendenti ed iniziano ad interrogarli uno ad uno.

Cosa gli chiederanno secondo te?

 

  1.          Hai un contratto di lavoro?   
  2.      Hai fatto la visita medica?
  3.           Che tipo di corsi sulla sicurezza sul lavoro hai svolto? 

Ecco, basta fermarsi
alla terza domanda, perché qui iniziano diversi problemi, in quale senso?

Se il tuo dipendente ha effettuato visita medica e come si usa abitualmente, dovrebbe avere un contratto di lavoro, sei ok, ma in genere quello che non vedo molto nelle aziende della ristorazione, una certa attenzione nell’investimento in formazione per i propri lavoratori.

 

Innanzitutto, partiamo subito dicendo che: se non investi in formazione nella tua azienda, non puoi definirti un imprenditore, quindi, se ti trovi in questa situazione,  faresti meglio a dedicarti a qualche altra attività da dipendente.

 

Se invece hai poco flusso di cassa giornaliero e sei alla canna del gas, faresti meglio a rivedere il bilancio della tua azienda, rivedere il tuo marketing per l’acquisizione  dei clienti, analizzare i prodotti che non vendi e rimuoverli dal tuo menù e spingere i migliori prodotti che i tuoi clienti apprezzano….

 

Se non sei in una di queste due situazioni, sarà meglio per te capire che investire sulla tua azienda non è uno spreco di soldi, per cui i corsi di formazione obbligatori minimi che la tua azienda dovrebbe avere al suo interno prima di avventurarti sono:

  1. Corso di formazione di base sicurezza sul lavoro – PER TUTTI I TUOI DIPENDENTI
  2. Corso di Primo Soccorso
  3. Corso Lotta Antincendio
  4. Corso RLS (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza)
  5. Corso da Preposto

 

Se come datore di lavoro te la senti, investi sulla tua formazione con il Corso di Formazione per RSPP per Datori di Lavoro. Se invece preferisci delegare questo compito ad un consulente esterno (e te lo consiglio) allora fallo.

Ovviamente questa persona, non mi stancherò mai di ripeterlo, deve essere una persona di tua fiducia, altrimenti non farà al caso tuo.

 

Costui, mi piace definirlo così, è un sostituto rappresentante della tua azienda, quando tu sei assente perché ti occupi dei fornitori, delle banche, del commercialista, delle spese e di far quadrare i conti a fine mese, oltre al fatto di lavorare all’interno della tua attività.

 

 

Il preposto viene formato con apposito corso specifico, per poter essere il delegato in merito alla sicurezza sul lavoro e come supporto alla sicurezza alimentare, ovvero, lui sarà la persona che monitorerà per essere chiari a:

  • Controllare il manuale HACCP
  • Controllare la scadenza dei corsi di formazione svolti dall’intera azienda
  • Controllare le scadenze delle visite mediche di tutti i dipendenti
  • Controllare se i dispositivi antincendio e di evacuazione della tua impresa siano manutenuti ed efficienti
  • Controllare il DVR (Documento Valutazione dei rischi) deve essere aggiornato, perché come e quando
  • Controllare se il Piano di Emergenza che hai redatto è aggiornato e soprattutto realmente efficiente
  • Controllare se la cassetta di primo soccorso ha dei medicinali scaduti ed eventualmente segnalarteli a te che sei il datore di lavoro per sostituirli

E molto altro ancora….

Secondo te delegare già tutto questo potrebbe darti una grossa mano.

Ho anche sentito cose assurde da imprenditori come: Si Fabio, secondo te il preposto fa tutte queste cose? Ma lascia stare, questo succede nella fantasia…

Bene, sai cosa vuol dire, che il corso che lui ha svolto, se mai lo ha svolto sul serio, era una merda, perché hai pagato un corso che non serve a un cazzo…. E non puoi chiamare quella roba investimento per la tua azienda, quello serve solo a buttare soldi e ad acquistare un pezzo di carta che ha la funzione di non farti fare la multa dagli enti di controllo.

 

Ad ogni modo, scusa se sono un po’ duro nell’essere così diretto, ma non so parlare diversamente, il corso te lo devi far fare da persone competenti, che vivono la tua realtà e che sanno come risolvere questi problemi.

 

Io come consulente mi occupo proprio di risolvere queste cose, venendo in azienda, analizzando tutto e capisco dove intervenire se ci sono delle lacune, ridefinisco i ruoli e le responsabilità di ogni componente della tua azienda, creo dei manuali e delle procedure per fare in modo che sia tutto nero su bianco e che i tuoi collaboratori/dipendenti non possano più sbagliare.

 

Con quale scopo? Affinchè la tua azienda diventi una macchina da guerra che non verrà mai più intralciata da inadempienze e burocrazia che possa interporsi tra te e il fatturato della tua impresa.

 

Tanto per essere chiari, quando parlo di inadempienze, mi riferisco nel caso specifico della mancata nomina del Preposto:

SANZIONI:  Arresto da 2 a 4 mesi o l’ammenda da 1.500,00 a 6.000,00€.

 

L’obbligo del mancato aggiornamento biennale sarà sanzionabile solamente a partire dal 21/12/2023. Il fatto è avvalorato dalla Circolare n. 1/2022 dell’INL, che ha fornito indicazioni agli ispettori circa il non sanzionamento del mancato aggiornamento biennale entro il nuovo Accordo Stato Regioni.

 

Credo che con un minimo di buon senso, questi soldi  si possano tenere in cassa e investire qualche centinaio di euro in formazione per il preposto.

Per cui non vedo tante scuse per non farlo!

 

Al netto di tutto, onde evitare ogni forma sanzione in merito alla categoria dell’imprenditoria della ristorazione puoi provvedere iscrivendoti gratuitamente al Software Sistema Struttura Sicura dove con pochi click puoi blindare la tua azienda da ogni sperpero di denaro.

 

 

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